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Visualizzazione dei post da ottobre, 2021

L'Italia e i diritti negati con lo stop alla Legge Zan

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Il giornalismo vuole oggettività, rispetto dei fatti e attendibilità delle informazioni. Nei giorni scorsi ho cercato tutto questo mentre seguivo le  vicende del Ddl Zan , ma devo ammettere che in alcuni momenti restare imparziale è stato molto complesso, perchè umanamente reputo assurdo quanto accaduto in aula.  Scrivendone, ho provato a fare il punto su quanto è successo, ho riportato alcune voci della politica che si sono espresse in merito, ho guardato alle  prospettive future  della Legge Zan e anche alle reazioni sul web, in particolare ad una torinese. Tutto ciò, cercando di nuovo la chiarezza, l'attenzione e l'oggettività; alcuni aspetti di questa vicenda, però, non possono non lasciare l'amaro in bocca.  Tutto nell'articolo scritto per NonSoloContro.  Stop alla Legge Zan: al Senato la tagliola sui diritti civili - NonSoloContro - ​Ora anche online Federica Carla Crovella 

Cinque storie e cinque donne per raccontare il passato cambiando il futuro

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    "Quello che oggi c’è non sempre c’è stato, ci sono tante cose per cui hanno lottato, donne che hanno rotto le regole scritte, mettendo a posto cose che non erano   dritte"   Comincia così « Filastrocche per bimbe toste » , l’ audiolibro prodotto dalla casa editrice Voce in capitolo . Raccontare storie è da sempre il modo migliore per comunicare a bambini e bambine messaggi importanti, a volte nascosti dentro una morale o un finale inaspettato.   Qui, fortunatamente, nulla è nascosto; al contrario, sono portate alla luce cinque vite di donne che sono riuscite ad affermarsi in contesti prettamente maschili e hanno aperto diverse porte al genere femminile. Queste donne sono raccontate dalla voce calda di Valentina Veratrini , attrice, doppiatrice, editrice. La penna è di  Barbara Audisio e le musiche sono di Enrico Messina .  Ecco chi sono e saranno le “bimbe toste” del titolo: donne che possono farsi strada dove nessuno scommetterebbe mai; donne che mettono a p

"Donna" e "Uomo": per una definizione diversa

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  Il Devoto-Oli 2022 ridefinirà i vocaboli “donna” e “uomo”, con particolare attenzione a inclusione e parità di genere. Come e perché cambiare? Lo hanno spiegato gli studiosi Luca Serianni e Maurizio Trifone durante un incontro online dal titolo “La scuola che innova: linguaggi e racconti tra inclusione, sostenibilità e parità di genere” , mostrando come due definizioni che sembrano ormai aver detto tutto, invece, abbiano sempre qualcosa comunicare. Rimettendo mano a questi due lemmi, si vuole mostrare prima di tutto che la lingua è in continua evoluzione e rispecchia i cambiamenti della società in cui viviamo. Alla luce di questo, una delle necessità più forti è adottare un linguaggio rispettoso, inclusivo, non discriminatorio e libero da stereotipi, che talvolta possono sfociare nel sessismo. Il dizionario ha una posizione di equilibrio tra la lingua nel suo insieme, la tradizione e l’innovazione . Ecco che, allora, si è fatta sentire la necessità di contestualizzare   de

Dati e proposte per donne e minori nel post-pandemia

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  Stando ai dati Istat, ma anche semplicemente osservando la realtà, donne e minori sono la fascia di popolazione che nel nostro Paese ha accusato maggiormente il colpo della crisi portata dalla pandemia . Il numero dei femminicidi e dei casi di violenza domestica è aumentato vertiginosamente ed è sceso il tasso di occupazione femminile; in questi anni si è abbassata anche la percentuale di bambini e bambine che ha potuto seguire agevolmente la didattica a distanza e, di conseguenza, si è alzato il rischio di dispersione scolastica.  Questi sono alcuni dati che arrivano da un confronto al  Salone del Libro  sul  post pandemia ,  tra fragilità educative e nuove diseguaglianze di genere.  Quali soluzioni mettere in campo? Ecco un monitoraggio e possibili risposte nel mio articolo, pubblicato anche su NonSoloContro  https://nonsolocontro.it/rubriche/cultura/pandemia-scuola-e-lavoro-differenze-sociali-e-di-genere Federica Carla Crovella 

Combattere il Dream Gap: rispondono Cristoforetti, Barbie e l’Agenzia Spaziale Europea

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 foto da  ESA - Samantha Cristoforetti Nel 2022 Samantha Cristoforetti sarà al comando della Stazione Spaziale Internazionale, ma non sarà sola, perché porterà con sé la sua Barbie. Non una qualsiasi, proprio la sua, perché in Europa è arrivata Barbie astronauta , che ha proprio le sembianze di Cristoforetti. Nel 2018 era già nato un "pezzo unico"; oggi è disponibile in tutta Europa.   La bambola di Cristoforetti è partita dalla base dell' ESA, l’Agenzia Spaziale Europea , come una vera astronauta su un volo a gravità zero. Così ha commentato l’iniziativa Samantha Cristoforetti, quella in carne ed ossa: «A volte le piccole cose possono piantare i semi di grandi sogni, chi lo sa? Forse il divertimento e  le immagini della mia bambola che fluttua nell'assenza di gravità, stimoleranno l'immaginazione delle bambine e le porteranno a considerare una carriera nel mondo Stem!». La forza sta proprio nel modello , che non solo permette alle bambine di vedersi proiettat

I numeri di una parità di genere che non c'è

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Oggi è la Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze , ma che cosa c’è da celebrare? Questa giornata è stata istituita dall’Onu nel 2011 per fare luce sui loro diritti, ma più che una celebrazione, quella di oggi dovrebbe essere una mobilitazione per una situazione ancora molto complessa. Infatti, i dossier su "La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo" di Terres Des Hommes rivelano dei numeri per nulla rincuoranti.  Complice di tutto anche la pandemia. Qualche numero sull' Italia In Italia , a paragone con il 2019, c’è stato un aumento «del 13% delle vittime minorenni del reato di Maltrattamenti contro famigliari e conviventi. Ben 1.260 bambine e 1.117 bambini hanno subito violenze in famiglia che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine […]». I dati parlano chiaro e individuano una differenza di genere molto marcata : nel nostro Paese il 65% dei casi di violenza riguarda vittime di genere femminile . Altre forme di violenza hanno

Prevenzione: la voce di chi combatte in prima linea il tumore al seno

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Ottobre è il mese della prevenzione , ma è importante sensibilizzare sempre sul problema. Forse, quest’anno ancora di più, dopo la frenata imposta dalla pandemia di Covid-19. Il virus non ha messo in pausa il carcinoma mammario, che resta quello più diffuso tra le donne. Tra le tante, propongo due iniziative che per tutto il mese agiscono per contrastare il problema. Le associazioni LILT  offrono visite senologiche gratuite . Su tutto il territorio nazionale ci sono circa 400 ambulatori attivi.  Anche quest’anno  AIRC  insieme ad  ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani proporrà per il mese della prevenzione video, tweet e infografiche , per fare informazione e comunicazione efficace su questa patologia. Per saperne di più c’è il sito  Nastro Rosa . L’elenco potrebbe essere molto più lungo. Ho scelto queste perché possono essere raggiunte da tante persone : infatti, una è attiva in tutta Italia; l’altra è online, quindi  facilmente reperibile da pc o telefono.  Anche a