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Visualizzazione dei post da gennaio, 2022

Violenza economica: un abuso che dev’essere riconosciuto come tale

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Secondo l’ Istat , nel 2020 sono state 15.837 le donne che hanno iniziato un percorso di fuoriuscita dalla violenza . Le forme di abuso a cui sono state assoggettate, sono state di tipo psicologico (89,3%), fisico (66,9%), minacce (49,0%), violenza sessuale (21,7%, di cui stupro 9,0%).  I dati, però, parlano anche di violenza economica , precisamente per il 37,8% dei casi. Spesso si tratta di una forma di abuso che viene riconosciuto con più difficoltà dalle donne stesse ; dunque, nei dati talvolta può subentrare un sommerso importante, perché la maggioranza delle donne non denuncia. La consapevolezza è il primo passo. Proprio per questo, ho intervistato chi ne sa ben più di me.   Grazie per la preziosa collaborazione alla Professoressa Giandomenica Becchio, docente dell’Università di Torino, presso il Dipartimento di Scienze economico-sociali e matematico-statistiche .   Spesso si pensa che economia e finanza siano ambiti prettamente maschili: come si può cambiare questa narraz

Quando la violenza entra in tribunale

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  Nemmeno le aule di tribunale sono esenti dalle discriminazioni di genere. Anche lì, a volte, si cade in errore e sembra di scorgere dentro le sentenze un punto di vista più vicino a quello del maltrattante che a quello della vittima.  A che punto è, in ambito legale, la tutela delle donne? Che cosa manca per un reale cambio di passo? Che cosa vedono gli occhi di una professionista che entra in tribunale?  Su queste zone d'ombra ha cercato di fare luce, con competenza e passione,  l'Avvocata Claudia Paolini, civilista di Torino , esperta in diritto di famiglia.   Secondo la sua esperienza, quali sono gli stereotipi di genere più ricorrenti in aula di tribunale? Si manifestano con l’automatico svilimento della donna e la sua relegazione a compiti meno importanti di quelli ricoperti. Il ruolo effettivo di una donna può non venire immediatamente percepito. Nella mia esperienza mi è spesso capitato, quando ero più giovane, di venire individuata da alcuni clienti, anche d

Luci e ombre della nuova presidenza del Parlamento Europeo

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È stata eletta al primo turno con una maggioranza schiacciante: 458 voti a favore; le schede bianche e nulle solo 74. Da oggi la maltese Roberta Metsola è la Presidente del Parlamento Europeo . Ha avuto ben 113 voti in più del suo predecessore Sassoli, che infatti era stato eletto al secondo turno. Appartenente al Partito Popolare Europeo, Metsola è la terza donna nella storia a ricoprire questo ruolo; prima di lei c’erano state solo Simone Veil (1979-1982) e Nicole Fontaine (1999-2002).   A che punto è l’Europa? Nel corso degli anni è aumentata la presenza di donne nei governi e nei parlamenti europei, in termini di quantità, ma “le sedie del potere” sono ancora prevalentemente maschili. Secondo i dati Eurostat del 2019 , prima della pandemia il 31,4% dei membri di tutti i governi dei paesi Ue era donna . Ciò significa meno di un terzo, nonostante la situazione fosse in miglioramento rispetto al passato. Dati più recenti? Stando al Gender Equality Index del 2021 , la dimensione

Raccontare la femminilità: sette donne attorno a un tavolo e su YouTube

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Come raccontare le donne PER DAVVERO? Parliamone. No, questa volta non ne parlo io… o almeno, non direttamente. Lo fanno 7 donne che, per il loro lavoro, a prescindere dagli ambiti di riferimento, hanno una certa visibilità mediatica, la cui voce spesso non resta inascoltata. C’è chi canta, chi recita, chi scrive… insomma, la parola è il loro comune denominatore. Hanno deciso di sedersi attorno a un tavolo e parlare di narrazione e di donne . Come si raccontano in modo realistico i personaggi femminili?  La rappresentazione delle donne in Italia e negli altri paesi sta davvero cambiando?  Quali sono le disparità di genere che resistono nel mondo dello spettacolo e non solo?  Sono alcune delle domande a cui rispondono, toccando i tanti ambiti diversi di cui diventano portavoce. Loro sono Ludovica Martino, Madame, Isabella Ferrari, Fumettibrutti (nome d’arte di Josephine Yole Signorelli), Daniela Scattolin, Alice Urciolo e Michela Murgia , che modera il confronto. Se chiudessim