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Visualizzazione dei post da luglio, 2022

Questioni di un certo genere: «una guida per saperne di più e parlarne meglio»

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È il secondo numero di "Cose spiegate bene"-  la rivista cartacea che il Post realizza in collaborazione con Iperborea - e si intitola "Questioni di un certo genere" .   Il titolo parla già da sè, perchè mette al centro  orientamento sessuale, identità di genere e sesso , affrontando un ambito molto discussi,  e a volte un po' troppo "chiacchierati" senza competenza, attraverso le voci di chi, invece, parla con cognizione di causa.  Lo scopo è narrare e divulgare questi temi, come ha spiegato il Direttore de Il Post, Luca Sofri, per arrivare a più persone possibili e provare a fare chiarezza sui fondamentali sul linguaggio inclusivo, parlando anche a chi non condivida i contenuti di questo numero.  Perchè lo consiglio?  Di fatto, è un prodotto editoriale che sceglie di fare divulgazione ed è accessibile anche a chi non è del settore, ma si avvale di professionisti e professioniste che hanno fatto studi specifici legati al genere o di persone che ri

L' uso dei femminili nella lingua è sempre empowerment?

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Quando parliamo o scriviamo, l'uso del femminile è sempre un aiuto per le donne? Può sembrare una provocazione, ma vuole essere un punto di partenza per riflessioni che non sempre sono immediate.  La prima riflessione parte da un'altra domanda: che cosa vuol dire empowerment?    Letteralmente il termine significa "aumento del potere", potenziamento". Il "potere" a cui si fa riferimento è quello personale, interiore e la parola rimanda alla possibilità per qualcuno di fare o di essere, caratterizza il rapporto della persona con qualcosa o con qualcuno.  Secondo l' Oxford Languages  è "l a conquista della consapevolezza di sé e del controllo sulle proprie scelte, decisioni e azioni, sia nell'ambito delle relazioni personali sia in quello della vita politica e sociale".  Empowerment linguistico  La seconda riflessione spinge a chiedersi come si leghi tutto ciò al linguaggio. L'empowerment può essere anche linguistico e si verifica qu

L'ingiustizia discorsiva: da Jane Austen a un caso di cronaca del 2021

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Le parole possono diventare strumenti di discriminazione, oppressione e ingiustizia. Chiunque può fare i conti con questo potere negativo delle parole,  nella quotidianità, in tanti modi e con tante sfumature. Per capire un certo fenomeno linguistico, oggi partiamo dalla letteratura e arriviamo a un caso di cronaca recente.  Un intreccio di letteratura e linguistica Nel capitolo 19 di  Orgoglio e pregiudizio  Elizabeth Bennet riceve una proposta di matrimonio da parte del sig. Collins; proposta che declina in modo elegante, dicendo prima "siete troppo frettoloso , signore"; poi, ancora "dimenticate che non ho dato nessuna risposta"; infine che per lei è «impossibile fare altro che rifiutarla [la proposta]».  Il dialogo tra i due non finisce qui. Davanti al rifiuto, l'uomo fa una scelta che, in molti casi, sbagliando, viene fatta ancora oggi: continua a insistere. Dietro questo atteggiamento non c'è solo lo stereotipo dell'uomo che deve imporsi sulla donn

Specchio delle mie brame di Maura Gancitano. Recensione per Il Fatto Quotidiano

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Spesso passare davanti allo specchio e guardarsi può non essere semplice, perché ci identifichiamo con questo o quel difetto. Oggi, in molti casi, bello è ciò che rientra in certi standard e, spesso, la bellezza sembra un dovere da assolvere. Ma cos'è, davvero, la bellezza? Se la matrigna di Biancaneve chiedeva allo specchio se fosse lei la più bella, oggi, noi - parlo per le donne ma non solo delle donne -   chiediamo se siamo giuste o sbagliate e se lo sguardo della società può posarsi su di noi. L'ultimo saggio di Maura Gancitano, Specchio delle mie brame, prende l'avvio proprio dalla fiaba, racconta il mito della bellezza e invita a ri appropriarsi di questo concetto e dargli un significato nuovo, slegato dal consumismo e diverso dal giudizio sul corpo, per osservarci e raccontarci senza vergogna. Una lettura che mi ha accompagnata dentro discipline nuove - alla scoperta di nuovi modi di osservarsi- e un viaggio lungo strade inesplorate,  concluso con la recensione per

Violenza psicologica: come si manifesta e come si può arginare? Ne parlo con Annamaria Fantauzzi

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Rimane spesso nascosta e non sempre viene riconosciuta facilmente, quando non è addirittura sottostimata, ma anche la violenza psicologica è annoverata nella violenza di genere . È più frequente di quanto si pensi e si può manifestare in tanti modi, si declina sempre in attacchi alla persona, con lo scopo di ferirla, in pubblico o nel privato. Raramente sono episodi sporadici, ma possono rivelarsi più o meno frequenti e intensi. Approfondiamo il fenomeno insieme ad Annamaria Fantauzzi : antropologa e psicologa clinica, docente  presso l'Università di Torino e presidente di Prati-care ONlus (missioni in Senegal,Gambia, Kenya, centri di accoglienza in Sicilia). Come si può manifestare la violenza psicologica nelle sue varie forme e declinazioni, dal punto di vista della persona maltrattante? Premetto che la violenza psicologica non avviene solo tra adulti, ma può verificarsi anche tra adolescenti e tra pari, ad esempio sui banchi di scuola con atti di bullismo. Se ragioniamo, invece,