Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2022

Per una traduzione inclusiva: intervista ad Alice Orrù

Immagine
foto da pixabay Il 30 settembre di ogni anno si celebra la  Giornata Internazionale della Traduzione. Allora, oggi, ne approfittiamo per parlare del legame che c'è tra la traduzione e l'inclusività. Lo facciamo insieme ad Alice Orrù ,  copywriter freelance, che  lavora con il linguaggio inclusivo, l’accessibilità digitale e le lingue straniere. Che cosa significa tradurre in modo inclusivo e quali benefici potrebbe portare alla professione? Per me significa tenere in considerazione tutte le intersezioni di privilegio e oppressione che ci caratterizzano in quanto persone e poi trovare il modo migliore per incanalarle nei contenuti che traduciamo. In linea generale, adottare una comunicazione inclusiva significa scegliere parole, toni, espressioni che non sono lesivi della dignità e dell’identità delle persone : si tratta di una scrittura che rifiuta il sessismo, il classismo, il razzismo, l’abilismo (cioè la discriminazione nei confronti delle persone con disabilità) o l’ageis

Prendersi cura di sé è una soft-skill, proprio come la maternità

Immagine
Settembre è il mese della ripresa dopo la pausa estiva, anche per le mamme, anche per le donne che non hanno figli e anche per quelle che sono lavoratrici e madri al contempo. Secondo l’Ispettorato del lavoro, nel 2020 delle  42mila dimissioni di genitori  con figli da zero a tre anni,  il 77,4% era donna, ma, se ci mettiamo dalla parte dell’azienda, che cosa si vede? Una ricerca dell’ Osservatorio vita-lavoro di Lifeed restituisce risultati importanti. L’82% delle mamme coinvolte nei percorsi Lifeed ha scoperto di avere più forza di quanto credesse  e di possedere capacità che non pensava di avere; acquisite proprio grazie all’esperienza genitoriale. Anche le competenze di leadership sono più sviluppate in chi ha fatto e fa esperienza ogni giorno della maternità; questo vale in particolare per i neo genitori. Le madri, quindi, quando rientrano in azienda sono un grande valore aggiunto, anche grazie a quel periodo vissuto lontano dal posto di lavoro. L’errore di sentirsi in co

Novità "di genere" in casa Treccani: il femminile arriva nei lemmi. Il pensiero di chi si occupa di linguistica ogni giorno

Immagine
L'ultima novità in materia di parole arriva dal vocabolario  Treccani,  che ha deciso di dare a femminili e maschili la stessa importanza. Come? Indicando, nella sua versione aggiornata,  entrambe le forme in un’unica voce, quindi ponendoli sullo stesso piano, e disponendoli in ordine alfabetico: “amica, amico” oppure “direttore, direttrice”. Ma il rinnovamento della Treccani non finisce qui. Il vocabolario darà spazio anche ai femminili di molte professioni che, pur essendo forme attestate della lingua italiana, si riferiscono a  lavori percepiti come storicamente maschili , come “avvocata”, “sindaca”, “ministra”, altri meno come “medica” o “soldata”. Sono in arrivo  cambiamenti anche per il termine “uomini” , in quei casi in cui viene usato per indicare gli esseri umani e non soltante le persone di genere maschile. In questo caso, appunto, la scelta da preferire è esseri umani o persone.   La  linguista Valeria Della Valle , prima linguista a dirigere un’edizione del vocabolario

Quando l’arte rappresenta la fluidità di genere: l'esempio della Fondazione Querini-Stampalia

Immagine
Alessandro Varatori, La Giustizia e la Pace , Fondazione Querini-Stampalia (Venezia) A  Venezia c'è un nuovo allestimento permanente che  mette al centro le diversità di genere e  contribuisce a riscrivere una parte della storia della Serenissima tra ’500 e ’700. Si tratta della casa-museo della  Fondazione Querini-Stampalia.  Il progetto è nato dalla necessità di r einterpretare il nostro patrimonio artistico e di restare al passo con la trasformazione sociale che, in termini di identità di genere, è molto forte anche nel nostro Paese. Così, il linguaggio da utilizzare e le modalità con cui declinare le informazioni, l’attenzione alle identità, non solo di genere, ma anche linguistiche e territoriali sono diventati elementi fondamentali. Ci sono pannelli che raccontano alcune tradizioni dell'epoca e c'è la "Sala Mitologica", quella più attenta alle differenze di genere, che attraverso l'arte stessa racconta come fossero rappresentate nella cultura dell'ep

Donne e diritti: un'intervista che guarda al passato per capire il presente

Immagine
L'articolo di oggi, uscito anche su Il Fatto Quotidiano online, parte dalle  conclusioni di  un rapporto redatto dall'Ufficio dei revisori economici del Parlamento ungherese. L e donne laureate sarebbero troppe e questo minerebbe la crescita demografica e la sincerezza economica del Paese, perchè le allontanerebbe dal ruolo di mogli e madri e, inoltre, questo discriminerebbe gli uomini.  Considerazioni che ci riportano indietro di anni, ma la visione dell'Ungheria,  in termini di diritti delle donne, è sempre stata questa?  Invece, nel resto d'Europa, quali sono state le posizioni passate ? Cosa emerge dalla storia più contemporanea delle  destre europee? Se guardiamo all'attualità, i risvolti delle prossime elezioni politiche possono mettere in pericolo i diritti delle donne? Ho parlato di tutto questo insieme alla storica Teresa Bertilotti. Dove? Sull'inserto A Parole Nostre, dove potete leggere e ascoltare tante altre riflessioni. Link all'articolo:  htt

Saffo fuori dal mito, dentro un saggio che è anche biografia

Immagine
Ci sono personaggi - e personagge – che hanno attraversato secoli di storia e alimentato miti, ma nonostante questo, di loro si sa poco o nulla. È il caso della poetessa greca Saffo e Silvia Romani, docente di Religioni del mondo classico e Mitologia classica alla Statale di Milano, ha deciso di aiutarci a conoscerla meglio, potremmo dire “sotto un’altra luce”.  Scrive che di lei sappiamo "quanto ci lasciano intuire i frammenti sopravvissuti al naufragio della letteratura greca e le testimonianze, scarne, degli antichi. Troppo poco e insieme moltissimo". Dove? Nel suo ultimo lavoro, Saffo, la ragazza di Lesbo , edito da Einaudi: un saggio che è anche una biografia, in cui riesce a cogliere tutte le sfumature di questa incredibile donna, andando “a caccia” delle tracce della sua storia, intrecciandole alle vicende dei poemi epici, ma anche con la voce di artisti e poeti che hanno scelto di raccontare la poetessa. Qual è l’aspetto più “femminista” di questo saggio? Rigetta i