La salute mentale delle madri sta bene?

Mamma che tiene in braccio il bambino neonato


Si pensa mai alla salute mentale materna? Stando ai dati dell’organizzazione no-profit World Maternal Mental Health Day  1 donna su 5 soffre di un disturbo perinatale dell’umore e dell’ansia e 7 su 10 tendono a sottovalutare i sintomi a causa della vergogna o del tabù. I numeri cambiano tra un paese e l’altro, la problematica è globale.

La narrazione della maternità che arriva dai media è ancora piena di stereotipi e troppo polarizzata. Da una parte c’è l’immagine della mamma felice e appagata nel suo ruolo, organizzata, esperta (anche quando l’esperienza non c’è), sempre pronta a soddisfare tutti e perfettamente "sintonizzata" con ogni esigenza. Insomma: la madre perfetta. L’altra narrazione è quella dell’esperienza materna che assume contorni tragici per la salute mentale della donna, fino ad arrivare addirittura al patologico che, nel peggiore dei casi, la porta addirittura ad uccidere.

La voce delle esperte  

In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale Materna 2023, che quest’anno si celebra il 3 maggio, ho intervistato l'Associazione Mama Chat primo Ente Europeo ad offrire assistenza psicologica online tramite psicoterapie low-cost e uno sportello chat gratuito e anonimo. Dal 2017 si occupa di tematiche legate alla gravidanza e alla genitorialità, battendosi da sempre per i diritti delle donne di ogni età. Con il suo lavoro è diventata un Osservatorio sulla salute mentale e sulle maternità fragili dovute a sintomatologie nascoste e spesso trascurate. 


In che modo la salute mentale delle donne più risentire del periodo di gravidanza e del post-partum?

A rispondere è la Dott.ssa Flavia Risari, Psicoterapeuta Referente Clinica esperta Maternità Mama Chat:

 

La salute delle donne può essere influenzata dal periodo perinatale. Diventare genitore può sconvolgere i ritmi di vita e gli aspetti emotivi di una donna e può portare alla riattivazione di traumi del passato o di eventi di vita non elaborati. Nel periodo perinatale, la maggiore sensibilità dovuta al fisiologico sconvolgimento ormonale può far nascere pensieri su eventi di vita mai trattati: infatti, diventare genitore significa mettere in discussione anche come si è stati figli e, in questo periodo, si può decidere come voler essere genitori. Alcuni aspetti della propria storia e della propria famiglia d'origine verranno lasciati da parte, altri, invece, verranno tenuti e replicati. Questa operazione richiede uno sforzo emotivo e può far emergere aspetti relazionali e personali dolorosi. Il periodo perinatale è, per questo, un ottimo momento per affrontare la propria storia e ripercorrerla, per decidere dove si vuole andare e come. Un percorso psicologico può essere molto utile per comprendere eventuali errori commessi dai propri genitori, elaborarli e per legittimarsi ad essere genitore. Un percorso nel periodo perinatale, grazie alla grande sensibilità emotiva, può essere un po' più veloce rispetto ad altri momenti di vita e permette di non replicare storie che potrebbero avere contribuito a un malessere. 

Bisogna però ricordare che non esistono genitori perfetti e che, se si ha la perfezione come obiettivo, si verrà travolti da ansie e da sentimenti di inadeguatezza, perché l'obiettivo è irraggiungibile (tra l'altro un genitore "perfetto" può causare danni nel figlio e nella percezione che quest'ultimo avrà di se stesso!).

Winnicott, noto psicanalista e pediatra, parla della mamma "sufficientemente buona": si può sbagliare, la perfezione non esiste e si possono riparare gli errori del passato e quelli che possono essere commessi nel presente.

Essendo il periodo perinatale un momento di grandi cambiamenti e sconvolgimenti emotivi e di vita è importante non essere soli, ma avere una buona rete sociale di supporto per condividere le fatiche, i dubbi e i momenti di stallo e crisi che possono verificarsi.

La salute mentale delle mamme, può essere messa a dura prova anche durante il soggiorno in ospedale al momento del parto.  Talvolta, in questa fase, le donne diventano numeri, non sono più individui, e vengono sottoposte a procedure standard, a volte invasive, non così necessarie e in qualche caso anche dannose. Tra queste c’è la somministrazione di cure o farmaci senza consenso o l’assenza di rispetto per la persona e la sua volontà: quando questo avviene siamo dinnanzi alla violenzaostetrica. Dal punto di vista legale, la violenza ostetrica è stata definita come tale - e come reato – per la prima volta in America Latina nel 2007.

Ma toriniamo all'intervista, insieme a Margherita Fioruzzi, Fondatrice associazione Mama Chat:

Nel corso dell’età evolutiva e poi della maturità, come impatta la crescita dei figli/delle figlie sulla salute mentale delle madri?

 

È difficile rispondere in maniera generica, in quanto il rapporto madre-figlio è unico e soggettivo e tutti i bambini, ragazzi, attraversano la crescita in maniera diversa e variegata. Sono varie le sfide genitoriali che si pongono nelle diverse fasce d'età, senz'altro quello che è importante tenere a mente è che non solo il bambino o la bambina crescono, ma crescono insieme a loro anche i genitori in questo percorso a due.

La sfida più grande oggi è quella di riuscire a tenere un giusto bilanciamento fra lasciare liberi i propri figli di esplorare il mondo, il sé e la propria identità e socialità, pur mantenendoli protetti e sicuri in un mondo sempre più pericoloso sia online sia offline.

Rimanere aggiornati sulla loro vita è imprescindibile, sui loro contatti e sulle loro attività online e offline, è solo cosi che si può mantenere e promuovere una buona comunicazione e dunque evitare il rischio di problematiche psicologiche soprattutto nei ragazzi.

Le madri a loro volta possono infatti sperimentare un senso di vuoto una volta che i figli non richiedono più quelle attenzioni continue a cui eravamo abituate quando i figli erano piccoli. Ritrovandosi in casa degli adolescenti o pre-adolescenti con un mondo segreto e lontano da noi, tenuto spesso nascosto e nel quale è difficile accedere.

La paura delle mamme e dei genitori in generale in queste fasi evolutive è quella appunto del pericolo esterno e dello sviluppo di amicizie o contatti che possono influenzare negativamente i propri figli, conducendole cosi a elevati stress rispetto alla loro vita e trovandosi sole e perse nel ricercare strategie per farsi ascoltare e mantenere buona la comunicazione senza litigi.


Mamma e figlia adolescente in crisi

Quali soluzioni concrete si possono adottare per migliorare la salute mentale materna?

Le mamme in ogni fase sono senz'altro poco aiutate nel nostro Paese, dove abbiamo un sommerso di depressioni post partum altissimo (1 donna su 2 non viene trattata) perché troppo spesso le donne vengono seguite medicalmente in gravidanza, ma non emotivamente e psicologicamente.

Il servizio più importante è quello comodo per loro, che sia a casa o online come nel nostro caso. 

Oltre a ciò, una opportuna informazione ai genitori prima che tornino a casa con il bambino dopo l'ospedale può fare moltissima differenza, e la nostra attività come associazione prevede una narrazione psico-educativa più improntata sul mostrare la maternità e la genitorialità per quello che sono veramente, in ogni loro aspetto anche se doloroso o "crudo".

Parliamo anche di servizi, c'è una mancanza di nidi indescrivibile e di aiuti per le famiglie quasi nulli rispetto ad altri Paesi in Europa e non.

I genitori sono lasciati soli a dover sopperire a tutto, ed economicamente solo chi ha un buon reddito e una stola di aiuti famigliari che possono tenere i figli mentre i genitori lavorano riescono oggi a vivere serenamente la genitorialità.

Prima di tutto riteniamo fondamentale che il congedo parentale sia pari anche per i padri e i partner, perchè solamente cosi il compito genitoriale sarà realmente condiviso, non incombendo solo sulle mamme che per la maggior parte devono rinunciare al lavoro o preferire contratti part-time per la gestione della prole.


Segnalo che, in occasione della Festa della mamma, domenica 14 maggio l’Associazione Mama Chat invita a donare una Terapia Sospesa per supportare psicologicamente le mamme in fragilità che hanno bisogno di aiuto, ma non possono permettersi di intraprendere un percorso psicoterapeutico. L'obiettivo è garantire loro supporto terapeutico attraverso otto sedute gratuite coperte dal Fondo di Terapia Sospesa al quale l'associazione invita a donare sul suo sito. 


Federica Carla Crovella 

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