Allattare è davvero normale? Dipende ancora dal luogo, dal contesto... e dal privilegio


mamma mentre allatta il suo bambino

Il 7 giugno 2023 la deputata dei 5 stelle Gilda Sportiello ha allattato il proprio bimbo in aula alla Camera, durante una seduta. Q
uesto è accaduto per la prima volta in Italia dopo la modifica del regolamento, apportata nel 2022, per cui le deputate possono restare in aula allattare fino al primo anno di vita dei figli.  

Allattare è naturale e normale, ma non per tutti i contesti; non lo è ancora perchè decine e decine di giornali e televisioni hanno riportato la notizia, come si fa con qualcosa di decisamente fuori dall'ordinario. Sarà davvero normalità quando cesserà di fare notizia e suscitare scalpore e quando non sarà più un privilegio di poche farlo in pubblico e in contesti professionali. La pensa allo stesso modo Francesca Bubba, divulgatrice e attivista proprio sui temi legati alla maternità: 

 Non è una conquista finché è ancora così sbilanciata. Sarà una conquista quando sarà un diritto accessibile a tutte, e per ora ancora non lo è. Ad oggi si tratta di una possibilità data a chi occupa spazi di prestigio e privilegio profondo. Non credo che sdogani molto, non credo che a noi cambi nulla. Sono stufa di accontentarmi

Nel 2023 allattare fuori casa è ancora tabù 

Allattare in pubblico è ancora un tabù, così come allattare sul posto di lavoro, sia per le neomamme sia per la popolazione in generale. Perchè? Il seno non è immediatamente considerato come un organo finalizzato al nutrimento dei bambini e quindi sinonimo di maternità, ma è più comunemente associato al piacere sessuale. Con questo modo di vedere, si assume, volente o nolente, un punto di osservazione prettamente maschilista, che sessualizza il corpo della donna. Ecco allora che la vista di una donna a seno nudo suscita talvolta imbarazzo o addirittura dissenso, anche mentre la mamma sta allattando il proprio bambino. 

Sul perchè a volte faccia ancora scandalo, Francesca Bubba dice: 

Vedere in un luogo pubblico una donna che allatta talvolta fa ancora scandalo perché, in fondo, le madri non ci si aspetta di vederle in giro. Si preferisce che stiano relegate al lavoro di cura nelle mura domestiche o, al massimo, negli spazi dedicati ai bambini e alle bambine. E questo ci viene comunicato soprattutto dal fatto che le città, gli spazi sociali e culturali non sono fatti per essere accoglienti per le madri. In più c'è il fattore tabù, per cui il corpo delle donne deve essere nascosto, sempre, soprattutto quello delle madri. 

Quel che è peggio è che questo gesto suscita disagio e vergogna anche nelle madri stesse, che quasi non si sentono autorizzate a fare qualcosa di fisiologico. Sulla rivista Focus, in un articolo del 2015,  si legge che "sei donne su 10 si industriano per nascondersi e un terzo si sente in imbarazzo nell'allattare al seno fuori casa. A rivelarlo è un'indagine portata avanti dal servizio per i genitori di Public Health England's Start4Life, che mette in chiaro una serie di ostacoli sul cammino delle neomamme. Una donna su 5, ad esempio, pensa che le altre persone non vogliano veder allattare in pubblico, e una su 10 decide di non farlo proprio per le preoccupazioni su come organizzarsi fuori casa". 

Negli anni ci sono state anche reazioni forti e volte ad affermare il diritto delle donne di allattare ovunque. in Argentina, ad esempio, nel 2016 una donna era stata allontanata da un parco pubblico perchè stava allattando il figlio. Questo ha dato vita ad una serie di proteste, online e offline: molte donne sono uscite di casa per allattare in strada e sui social si è diffuso  l’hashtag #piquetetazo, che vuole rivendicare il diritto di non doversi nascondere.

Maternità e lavoro: cosa succede quando si tratta di allattamento? 

Se si pensa all'allattamento fuori dalle mura di casa, viene spontaneo ricollegarsi al tema "allattamento sul lavoro"; perchè anche in questa circostanza si sovrappongono una serie di tabù, a cui si aggiunge quello del confine tra vita privata e lavorativa, maternità e professionalità.

Oggi poter conciliare meglio lavoro e maternità anche attraverso il momento dell'allattamento sul posto di lavoro non è ancora un'opportunità per tutte le donne; la speranza è che il gesto della deputata Sportiello contribuisca a fermare il fenomeno per cui le donne si vedono  costrette ad interrompere l'allattamento perchè devono tornare al lavoro. 

mamma mentre lavora allatta


Ad oggi per le lmadri lavoratrici dipendenti a tempo determinato e indeterminato sono previste ore di riposo e assenza dal lavoro per per l’allattamento, fino al compimento di un anno di vita del proprio figlio. Le due ore di permesso possono essere usufruite consecutivamente (quindi ad esempio uscendo prima da lavoro), oppure spezzate (ad esempio 1 ora al mattino e 1 ora al pomeriggio, 1 ora in entrata e 1 ora in uscita). Questo articolo spiega meglio come funzionano i permessi per allattamento. 

Ma come sradicare l'idea che allattare sia ancora qualcosa che non può e non deve essere fatto fuori dalle mura domestiche, che sia in un parco, in un bar o sul lavoro? Francesca Bubba risponde: 

Il modo migliore per sradicare queste concezioni è agire un cambiamento culturale su più fronti. Bisogna ripensare il materno, la politica, la società, la cultura e la concezione dei corpi materni.
Bisogna occupare più spazi possibili con le nostre istanze, caratteristiche, esigenze e voci. Soprattutto voci, perché le nostri voci contano e noi questo non dobbiamo scordarlo mai. Meritiamo di essere riconosciute come significative, sempre.

Federica Carla Crovella 






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