Raccontare la femminilità: sette donne attorno a un tavolo e su YouTube
Come raccontare le donne PER DAVVERO? Parliamone.
No, questa volta non ne parlo io… o almeno, non direttamente.
Lo fanno 7 donne che, per il loro lavoro, a prescindere dagli ambiti di
riferimento, hanno una certa visibilità mediatica, la cui voce spesso non resta
inascoltata. C’è chi canta, chi recita, chi scrive… insomma, la parola è il loro
comune denominatore.
Hanno deciso di sedersi attorno a un tavolo e parlare di
narrazione e di donne.
Come si raccontano in modo realistico i personaggi femminili? La rappresentazione delle donne in Italia e negli altri paesi sta davvero cambiando? Quali sono le disparità di genere che resistono nel mondo dello spettacolo e non solo?
Sono alcune delle domande a cui rispondono,
toccando i tanti ambiti diversi di cui diventano portavoce.
Loro sono Ludovica Martino, Madame, Isabella Ferrari,
Fumettibrutti (nome d’arte di Josephine Yole Signorelli), Daniela Scattolin, Alice
Urciolo e Michela Murgia, che modera il confronto.
Se chiudessimo gli occhi e non sapessimo ricondurre le voci al
ruolo pubblico di queste donne, c’è un solo elemento che potrebbe far capire
che sono persone del mondo dell’arte: la rappresentazione e la narrazione
della femminilità, ieri, oggi e domani, restituendo tante sfaccettature di
questo tema.
Non ve le presento, perché quasi tutte non ne hanno alcun
bisogno. In ogni caso, ci pensano già Netflix e YouTube qui sotto.
In occasione dello scorso 25 novembre, Giornata Mondiale sulla
violenza contro le donne, Netflix ha distribuito il secondo episodio di Parliamone.
È una serie web, un format a più episodi realizzato da Netflix che arriva al
grande pubblico nella sua versione integrale solo tramite il canale YouTubedi Netflix Italia.
Obiettivo? Trattare temi sociali importanti coinvolgendo personalità
molto seguite su internet. Così facendo, arriva potenzialmente al grande
pubblico, di età ed estrazione sociale diversa, ma, indubbiamente, cerca di raggiungere
i giovani e le giovani di oggi. Altrimenti, perché scegliere, esclusivamente, un
canale YouTube? Per di più come quello di Netflix?
Un confronto tra/ per generazioni
Parliamo di questa tavola tutta al femminile che porta alla luce argomenti tanto complessi quanto urgenti. È un segnale forte, significativo, perché le persone per così dire “in vista”, non solo donne, dovrebbero veicolare molto più spesso temi come questi.
Dico di più…non sarebbe interessante organizzare altre “tavolate” a tema, coinvolgendo anche qualche uomo?
La cosa più interessante, però, per cui vale davvero la pena prendersi 35 minuti di tempo e guardare il video, è il come hanno scelto di farlo.
Un dialogo tra amiche, che condividono le loro storie, si confrontano su che cosa significhi essere donna dentro certi ambiti professionali, addirittura c’è un confronto anche generazionale sulla percezione della femminilità. Sembrano persone comuni, in un pomeriggio di pausa dal lavoro. Un aspetto interessante è proprio il linguaggio della conversazione, attuale, leggero e frizzante, con cui, però, affrontano temi complessi e lanciano messaggi importanti. Quindi? Obiettivo raggiunto: non sono attrici, scrittrici, cantanti, ma donne che si guardano dentro e attorno. Osservano e raccontano le difficoltà che comporta non essere nate maschio, ma anche le potenzialità del genere femminile e la narrazione, spesso sbagliata, che si tende a fare di tutto ciò che riguarda le donne. Allora, insieme, uniscono i pensieri e le voci per una narrazione più sana.
Buona visione.
Federica Carla Crovella
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