Violenza domestica e Covid-19: dai dati alle soluzioni
In questo ultimo anno, insieme alla pandemia di Covid-19, è esplosa anche un’altra piaga sociale: quella della violenza domestica, che ha visto tante donne subire soprusi proprio dentro il luogo che dovrebbe essere il più sicuro. La casa le ha protette dal virus, ma non dai maltrattamenti, che sono arrivati nella maggioranza dei casi dai partner.
I
dati Istat parlano chiaro e fanno a dir poco rabbrividire, ma non ho guardato
solo alle statistiche. Ho osservato il
problema, perché di questo si tratta, anche da un altro punto di vista, ovvero
quello delle soluzioni messe in atto per andare in aiuto alle donne.
Ci sono i centri
antiviolenza e c’è l’1522, ma non solo…
Come si è mossa l’Italia?
Che cosa ha fatto l’Estero?
È un problema che
accomuna tutto il mondo. La violenza domestica è stata riconosciuta a livello
internazionale come una piaga, che troppo spesso non si vede.
Il segretario
generale dell’Onu Antonio Guterres ha detto: “Nella Giornata internazionale
contro la violenza sulle donne ribadisco il mio appello a porre fine a questa
pandemia ombra una volta per tutte”.
Ho scritto di
questo su News48, il primo magazine italiano di Giornalismo Costruttivo o delle
Soluzioni.
Qui
potete leggere il mio approfondimento costruttivo: https://news48.it/violenza-domestica-e-covid-19/?fbclid=IwAR2PHG56jWIDpGSISCavaX2WfHZ-FGw1kuaBJw_HUhzKdaGZRS9HyPxukas
Federica
Carla Crovella
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