Genere, linguaggio e social: a che punto siamo?


Ultimamente si sta parlando tanto di catcalling, legge sull’omofobia e tanti altri temi legati a violenza di genere e identità di genere. Si fa attraverso tanti mezzi di comunicazione e in molti modi, per far capire che le forme di violenza sono tante, non è mai una sola e non si deve per forza esprimere con lividi e sangue. 
C’è anche chi, però, non vuole saperne di accettare che certi atteggiamenti siano del tutto inaccettabili. 

Anche dal mondo dello spettacolo si sono alzate molte voci in proposito, alcune più positive e altre meno: di conseguenza, arriva spontanea la curiosità di capire come veicolino questi contenuti e con quale linguaggio. 
Subito dopo nasce un’altra riflessione: il Consiglio Nazionale dell’Ordine Dei Giornalisti ha dato delle norme linguistiche e un codice etico per trattare le questioni di genere. Ma chi è youtuber o influencer ha delle regole da seguire? A giudicare da alcuni casi di estrema attualità – e non solo – pare proprio di no. 

Partendo da queste domande sono entrata sui social, dove tante voci note si sono espresse e si esprimono ogni giorno. Passando in rassegna tanti video ho scritto un articolo per la testata www.nonsolocontro.eu , con la preziosa collaborazione della mia amica e collega Simona Destino. Velo ripropongo. 

Quanto è bella la scrittura a quattro mani?


Federica Carla Crovella 

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