"Una Stanza Tutta per Sè... subito": non solo Virginia Woolf, ma anche un progetto nazionale


Sul contrasto alla violenza di genere, c'è un progetto nazionale che pensa a chi sceglie di denunciare. 

Recarsi in un commissariato di polizia per sporgere denuncia non è affatto facile ; infatti, secondo i dati dell’Istat (2020 ) la maggioranza delle donne non denuncia per l’assenza di un posto sicuro dove stare, ma anche per paura del maltrattante e dell’iter che comporta una denuncia. Ancora, nel 2020 secondo l’Istat sono state 61 i casi di donne che non hanno denunciato per paura della propria incolumità e per mancanza di fiducia nelle Forze dell’Ordine. 

Dall’impegno dell’associazione Soroptimist International, nel 2015 è nato "Una  Stanza Tutta per Sè... subito", progetto che crea luoghi in cui chi ha subìto maltrattamenti possa sentirsi al sicuro, raccontare e denunciare in un ambiente protetto e accogliente. In tutta Italia oggi si trovano 220 “stanze” per le donne.  Coinvolgono le caserme e nei commissariati, dove il personale viene formato appositamente. 

A Torino, prima che la pandemia avesse il sopravvento, è stato avviato un progetto che pensa anche al momento al dopo. Ho denunciato, ma dove vado? La città della Mole ha pensato di coinvolgere il settore turistico e alberghiero, anche grazie all'Associazione Donne nel Turismo. Che seguito avrà il progetto? 

Qui l'articolo Una stanza per le donne che hanno subito violenza: il progetto nazionale - Il Fatto Quotidiano

Qui il podcast A Parole Nostre - #MeToo, questo sconosciuto: in Francia il sessismo è persino aumentato (google.com)

Federica Carla Crovella

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