L'inchiesta: donne e percezione della sicurezza nelle nostre città

Le donne sono ancora in pericolo per le strade delle nostre città

Donne e percezione della sicurezza nelle nostre città: a che punto siamo? 

Sono partita da questa domanda per scrivere l'inchiesta pubblicata tra febbraio e marzo su Il Fatto Quotidiano online.  

Ecco alcune risposte che sono emerse da questo lavoro. 

Per prima cosa, ho lavorato sui dati, facendo ricerca e analisi, per arrivare a una conclusione non proprio rassicurante: quelli aggiornati e recenti sono quasi inesistenti, gli organi di ricerca istituzionali lavorano poco su come si sentano le donne. Alcune ricerche più recenti arrivano da associazioni e collettivi femministi. 

Perchè succede tutto questo? Ho approfondito la questione dei dati con la giornalista e data humanizer Donata Columbro

Le donne hanno paura, ma nessuno sa quanto: mancano le ricerche sulla sicurezza



Ho osservato il problema da un punto di vista nazionale e locale: in che modo i comuni italiani si stanno attrezzando per far sì che le donne si sentano più sicure e tutelate? Anche in questo caso, il bilancio non è dei migliori. 

La maggioranza delle città italiane realizza soprattutto interventi non focalizzati sulla sicurezza delle donne, ma considera il problema in modo marginale. C'è un divario netto tra il sud e il resto dell'Italia: città come Palermo e Napoli non hanno dato alcun riscontro (e questo comunica anche un certo disinteresse verso il problema).

Sono andata, vitualmente, anche a Milano, a Torino, a Bologna e a Roma: qui esistono piccoli progetti che si  contraddistinguono dentro un panorama generale di scarsa attenzione ed empatia. 

Milano, Bologna, Roma: città che vai, sicurezza (femminile) che trovi



Ho approfondito il tema raccogliendo testimonianze, partendo dalle voci della paura fino al parere di un'esperta, la docente Elena Vacchelli, associata di Sociologia alla University of Greenwich, esperta di temi legati alla sociologia urbana come spazio, corpo, genere, migrazioni e diversità. 

Due i focus del confronto con la sociologa: 

Perché le donne hanno ancora paura di uscire/viaggiare da sole e non si possono ancora muovere in serenità? 

Quali sono le possibili soluzioni, sia per vivere più serenamente la situazione e le possibili soluzioni in caso di aggressione?

Donne e paura, la sociologa Vacchelli: “Vittime di stereotipi: siamo ‘oggetti’ da proteggere”


Federica Carla Crovella

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