Donne e accesso all'istruzione: un confronto tra Iran e Afghanistan


Donne iraniane durante una protesta

Ci sono manifestazioni di solidarietà reciproca tra Iran e Afghanistan, soprattutto rispetto la condizione femminile. Il collettivo di graffiti iraniano Khiaban Tribune ha espresso sostegno alle donne afghane con un messaggio che diceva: "Stiamo entrambi combattendo... contro un talebano." Noti attivisti iraniani, come Masih Alinejad, hanno paragonato i talebani al regime iraniano e sui social media hanno espresso i loro timori sul destino che attende le donne afghane. 

Le due popolazioni femminili sono anche accomunate dalle difficoltà di accesso all'istruzione. In Iran non sono mancate le manifestazioni di sostegno alle studentesse intossicate a febbraio nella città religiosa di Qom,  con l'obiettivo di un avvelenamento di massa. Infatti,  almeno 800 le ragazze ricoverate negli ospedali per crisi respiratorie. Il divieto all'istruzione è ben noto alle donne afghane, che oggi non fa distinzione tra università private o pubbliche ed è esteso anche alla scuola secondaria.


Bambina iraniana che va a scuola



Ne ho parlato con Barbara Schiavulli, giornalista di guerra e scrittrice. Ha vinto numerosi premi nazionali e internazionali, ha coperto le guerre degli ultimi 20 anni dall'Iraq all'Afghanistan, dallo Yemen al Darfur. Ha scritto per anni per quotidiani nazionali e internazionali e oggi è direttrice di Radio Bullets. 

Analogie e differenze tra la sitauzione in Iran e quella in Afghanistan rispetto i diritti femminili e, in particolare, quello dell'accesso all'istruzione?  

Parliamo di due paesi completamente diversi, anche se accomunati da una guerra in corso contro le donne, che si manifesta con diverse modalità. L'Iran è un paese che si sta evolvendo e chiede dei diritti; nella popolazione femminile (e non solo) iraniana c'è lo strenuo tentativo di continuare un percorso, una presa di posizione contro un establisment politico che loro non riconoscono. Viceversa, in Afghanistan, si è verificato il processo opposto e ci sono stati notevoli passi indietro rispetto i diritti umani. Basti pensare che, oggi, alle donne afgane è sono stati tolti i diritti basilari; non possono più uscire se non  accompagate da un uomo. Non c'è solo più la volontà di imporre un modello di vita patriarcale, tradizionale e conservatore, ma una volontà di annientamento. Parlando di istruzione, l'Iran è un paese strutturato con una lunga storia e un'istruzone che non è mai stata messa politicamente in dubbio; in Afghanistan  i talebani anche su questo sono molto più rigidi,  nonostante non sia scritto da nessuna parte che impedire alle donne e alle ragazze di accedere all'istruzione non è islamico. 

Quali sono, a suo avviso, le prospettive future della popolazione femminile, tanto in Afghanistan  quanto in Iran?  

L'Iran, secondo me, ha più possibilità di emancipazione, perchè la popolazione probabilmente non tornerà indietro; in Afghanistan la popolazioe è ancora sotto shock e non si capacita di ciò che sta succedendo. Nelle grandi città dell' Afghanistan le ragazze negli ultimi vent'anni sono andate a scuola e hanno studiato, avevano ispirazioni e ideali; oggi sono chiuse in casa, depresse, e spesso davanti a loro ci sono solo matrimoni combinati, perchè ad oggi sono solo delle bocche in più da sfamare per le famiglie. Probabilmente in Afghanistan  si cercherà di reagire mettendo di nuovo in piedi scuole clandestine. Se in Iran gli uomini sono presenti e consapevoli della situazione difficile delle donne, in Afghanistan sono le donne stesse che dicono agli uomini di non difenderle dai talebani, perchè sono gli unici a lavorare e se venissero uccisi metterebbero in pericolo le famiglie. 

Federica Carla Crovella 

Commenti

Post popolari in questo blog

ddl del Governo contro la violenza sulle donne: dove ci porterà? Il parere legale

La violenza ostetrica esiste: dati e indicazioni per riconoscerla

Dove non mi hai portata: un libro-inchiesta in cui una figlia "dà alla luce" la propria madre